La macchina blu by Helen Czerski

autore:Helen Czerski [Czerski, Helen]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2024-02-12T23:00:00+00:00

Il rumore degli eglefini

Nelle gelide acque del mare di Norvegia, un eglefino difende una zona rocciosa del fondale nell’oscurità. Gli eglefini sono pesci di taglia media, lunghi circa 50 centimetri, con il dorso scuro, il ventre argentato e una caratteristica macchia nera appena sopra le pinne pettorali. Quaggiù, a 150 metri sotto la superficie dell’acqua, la luce scarseggia e gli eglefini sono difficili da vedere. La lunga e assai frastagliata costa della Norvegia si snoda verso nord a partire dal Mare del Nord per 1600 chilometri, estendendosi molto oltre il Circolo polare artico verso le bianche distese ghiacciate del Mar Glaciale Artico. È qui, nell’estremo nord, che il nostro eglefino sta sorvegliando il suo posto nel mondo. Il suo territorio si trova sulla poco profonda piattaforma continentale, dove le sostanze nutritive si mescolano facilmente tra il fondale e la superficie e il debole sole primaverile sta appena iniziando ad alimentare la vita che nasce in questa stagione. Il fondale è diviso da liti tra vicini, ogni pesce custodisce gelosamente i confini del proprio territorio. Gli eglefini trascorrono quasi tutto l’anno a scavare tra i sedimenti in cerca di cibo, trangugiando conchiglie, vongole, vermi e di tanto in tanto piccoli pesci. Quando arriva la primavera si spostano verso zone specifiche per la deposizione delle uova e i maschi prendono il loro posto nell’area prescelta, dando vita a un mercato di potenziali compagni che le femmine possono esaminare.

Il tentativo di seduzione inizia con il maschio che nuota ripetendo un percorso a forma di otto stretto intorno alla sua zona. Poi parte la musica, una lunga sequenza di tonfi sordi con i quali il maschio si fa pubblicità nel buio. Dai rivali arrivano altri colpi,21 ciascuno con un tono, una sequenza e una velocità leggermente diversi, finché il clamore si può sentire da centinaia di metri di distanza. È il nightclub della speranza e le femmine si avvicinano da sopra, fermandosi per un esame più ravvicinato se un particolare percussionista le attira. Mescolati alle pubblicità sonore ci sono i segnali nuziali, quando il corteggiamento si sviluppa e il ritmo aumenta fino a trasformarsi in un ronzio costante. Il suono serve a coordinare l’intera festa e i messaggi acustici attraversano l’acqua in tutte le direzioni, permettendo di trasformare il bisogno urgente di accoppiarsi in uova fecondate della generazione successiva. È un frastuono impressionante ed è possibile solo perché ogni pesce è dotato di un proprio kit interno di percussioni.

Come abbiamo visto, l’acqua è implacabile quando si tratta di sottili differenze di densità. Se siete più densi di lei, affonderete. Se siete meno densi, galleggerete. Se volete evitare entrambe le cose, avete solo due opzioni: nuotare continuamente per mantenervi in posizione o regolare la vostra densità in modo che coincida perfettamente con l’acqua che vi circonda. I pesci ossei, vale a dire praticamente tutti i pesci eccetto squali e razze, scelgono la seconda opzione. Dietro la testa di ogni pesce ci sono due sacche collegate tra loro e foderate da uno strato argentato di cristalli di guanina, che ne garantisce la tenuta all’aria.

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